Soluzioni integrate capaci di rispondere alle esigenze di applicazioni. Ogni impianto ha caratteristiche e vantaggi specifici, e può essere configurato per adattarsi alle necessità di ogni ambiente.

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FAQ

DOMANDE Frequenti

Negli incendi la maggior parte delle persone coinvolte è vittima del fumo, non del fuoco. Per questo è importante mantenere libere dal fumo le aree sicure di locali: industriali, commerciali, pubblici e residenziali. A questo scopo, quando non c’è possibilità di una ventilazione naturale, le norme in materia di prevenzione e sicurezza richiedono un sistema attivo che crei nei locali-filtro una differenza di pressione capace di opporsi all’invasione dei fumi prodotti dalla combustione.

QSLAVE® risponde in modo efficace e puntuale a questa necessità. È un insieme di soluzioni differenti, pensate per diverse condizioni e tipi di applicazione: una famiglia di sistemi capaci di adattarsi a ogni necessità.

I prodotti QSLAVE® ed il SISTEM OPEN 90°™ sono tutti certificati con rapporto di prova emesso dall’Istituto Giordano (Ente autorizzato dal Ministero degli Interni)

Se attivo un impianto (in presenza di alimentazione 220 Vca) e la lettura della sovrappressione è prossima ai 30 Pa probabilmente l’impianto NON risponderà alla normativa vigente.
L’impianto deve garantire una sovrappressione uguale o maggiore a 30Pa fino al 120’ minuto.
Ne consegue quindi che:
– La lettura della sovrappressione all’avvio (alimentazione 220 Vca) dell’impianto dovrà essere molto superiore ai 30PA
– In assenza di alimentazione 220 Vca, passando ad una alimentazione con le batterie a tampone 12/24 Vcc POTREMMO avere una perdita di portata in Pa, a seconda del tipo di impianto utilizzato, che va dai 2 ai 5 PA
– Il degrado delle batterie nel tempo porterà ad una diminuzione di portata e conseguente sovrappressione che, a seconda dell’utilizzo a pieno regime della ventola o inferiore, POTREBBE variare e diminuire variando dai 4 ai 10 Pa
– Pertanto ci ritroveremo al 120’ minuto con una sovrappressione inferiore ai 30Pa se all’avvio il nostro impianto non sarà adeguatamente tarato ad una sovrappressione decisamente maggiore al minimo richiesto di 30Pa.

Entrambe le nostre soluzioni QSLAVE® possono essere impostate per non superare mai i 60Pa.
– Il QSLAVE® SF, sistema a regolazione fissa, mediante il potenziometro possiamo tarare la sovrappressione massima raggiunta all’interno del locale filtro.
a) Impianto con una ventola: taratura 45-50Pa
b) Impianto con due ventole: taratura 60Pa
– Il QSLAVE® PLCmicro operando sul PLC potremo impostare la sovrappressione massima raggiungibile all’interno del locale filtro fumi.

Facciamo una precisazione innanzitutto: ndr. “La forza massima richiesta da applicare alla maniglia per aprire una porta in una via di fuga non deve in nessuna circostanza superare i 100 N.”
I 100 N di forza massima si applicano sulla maniglia ed a seconda del tipo di porta tagliafuoco (larghezza) corrisponde una sovrappressione interna al locale filtro massima raggiungibile.

Calcolo pressione massima nel filtro fumo in funzione della spinta sulla porta

Esempio:
Dimensioni anta della porta:
Altezza [h] 2,15 m
Larghezza [L] 1,25 m
Area [A] 2,69 mq

Forza applicata per aprire la porta:
Forza [F] 100 N
Forza_peso 10,19 Kg ←per confronto la forza trasformata in Kg
Punto di applicazione [bF] 1,1625 m ← distanza tra il punto in cui si applica la forza e le cerniere
in rapporto alla larghezza 93% circa
Pressione massima nel filtro fumo:

    Pressione [p] 69,21 Pa

NOTE:
Il principio si basa sull’EQUILIBRIO DEL MOMENTO. Sulla superficie esterna della porta (lato filtro) agisce la pressione causata dal filtro fumo, la quale si traduce in una forza concentrata [p x A] nel baricentro dell’anta ad una distanza [L/2] dalle cerniere. Invece sulla superficie interna della porta (lato locale protetto) agisce una forza concentrata [F] sulla maniglia e cioè ad una distanza [bF] dalle cerniere, che simula la fuga di una persona dal locale d’incendio. Si effettua quindi l’equilibrio tra le 2 forze moltiplicate per i rispettivi bracci, secondo la formula seguente:

F x bF = (p x A) x L/2

Con porte che spingono interno filtro, anta di Dimensione Massima uguale a: 0,8 / 0,9 / 1 / 1,25 (Larghezza Battente – mt.)
Sovrappressione massima in Pa. Raggiungibile nel filtro uguale a circa: ~ 108 / ~ 96 / ~ 86 / ~ 69

In considerazione a quanto è citato nella UNI EN 12101-6:2005
ndr.
Forza necessaria per l’apertura delle porte
Il sistema deve essere dimensionato in modo che la forza da esercitare sulla maniglia della porta antincendio non sia superiore ai 100 N.
ndr.
…. controllare la ventola per impedire una sovrapressione superiore a 60 Pa

Alcune risposte sintetiche:
– L’attività dell’impianto è necessaria solo in caso di allarme incendi;
– Se per alcuni settori quali ospedali, residence, scuole, etc .. è permesso il funzionamento in stand-by, non si capisce perché per altri settori non lo è: l’evento incendio è uguale per tutti;
– La buona logica ci dice che l’impianto deve essere attivo quando necessita e non quando non serve a niente (Se c’è luce di giorno in una stanza, non accendo la lampadina, la accendo solo quando è buio o verso l’imbrunire)
– Il D.M. 03/08/15 consente sistema in stand-by;
– Gli elevati costi di energia elettrica (ASSURDO) in un mondo che va verso il risparmio energetico;
– I costi di manutenzione aumentano per l’usura impianto;
– L’elettroventola del pressurizzatore entro le 48.000 ore (circa cinque anni) dovrà essere sostituita;
– Rumori, fastidio per l’utenza, disagio, etc…;
– In un condominio o in altri contesti simili molto probabilmente verranno disattivati dagli utenti per i rumori, fastidi, etc. che un impianto sempre attivo comporta, in questo modo verrà meno la sicurezza dell’intero edificio e degli utenti stessi;
– La porta che spinge verso l’esterno del locale filtro rimarrà sempre e comunque aperta successivamente alla prima apertura della stessa, nessuno si preoccuperà mai di richiuderla. Quindi la sovrappressione nel locale filtro sarà sempre tendente allo “0” o poco superiore, ma non nel rispetto della normativa vigente.

Entrambe le nostre soluzioni QSLAVE® possono essere impostate per non superare mai i 60Pa .

Il Pressostato differenziale programmabile “pressure switch” o Differenziale di Pressione necessita quando l’impianto che si va ad installare non è provvisto di REGOLATORE DI PORTATA DEL PRESSURIZZATORE, pertanto viene essenzialmente utilizzato per impedire che la sovrappressione generata all’interno del Locale Filtro Fumi non sia maggiore di 60Pa.

Ricordiamo che la misurazione della sovrappressione e la taratura degli impianti dovrà comunque essere sempre effettuata; consigliamo pertanto di posizionare sempre un Misuratore Differenziale di Pressione nel locale filtro o di averne almeno a disposizione uno per le misurazioni della corrispondenza alla Normativa Vigente.

L’utilità del Misuratore negli Impianti Filtri Fumo è:
a) Durante l’attivazione Impianto;
b) Nelle fasi di manutenzione;
c) Nelle fasi di verifica;
d) Tutti gli impianti installati, se facessimo una corretta gestione dell’utilizzo e controllo, mensilmente si dovrebbe fare un controllo visivo impianto ed accensione e verifica sovrappressione per qualche minuto.

Spesso gli impianti non vengono mai verificati dal punto di vista della sovrappressione, ma questo è in assoluto il parametro principe dell’attività che dovranno svolgere.

Nulla è scritto sui Decreti Ministeriali a cui facciamo riferimento come Normativa Vigente, andranno messi se richiesti dal capitolato, dal progettista o dalla DL, etc…

Il modello scelto QSLAVE-SF non dialoga in autoregolazione con il misuratore differenziale di pressione digitale in offerta.

La misurazione della sovrappressione e la taratura degli impianti dovrà comunque essere effettuata, pertanto almeno uno per le misurazione, sempre che l’installatore non ne possieda uno, dovrete acquistarlo.

L’utilità del Misuratore negli Impianti Filtri Fumo è:
a) Durante l’attivazione Impianto;
b) Nelle fasi di manutenzione;
c) Nelle fasi di verifica;
d) Tutti gli impianti installati, se facessimo una corretta gestione dell’utilizzo e controllo, mensilmente si dovrebbe fare un controllo visivo impianto ed accensione e verifica sovrappressione per qualche minuto.

Spesso gli impianti non vengono mai verificati dal punto di vista della sovrappressione, ma questo è in assoluto il parametro principe dell’attività che dovranno svolgere.