D.M. 30/11/83 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
«Termini, definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi e successive modificazioni»
La prima normativa di riferimento italiana sui Locali Filtri Fumo
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D.M. 30/11/83 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
«Termini, definizioni generali e simboli grafici di
prevenzione incendi e successive modificazioni»
La prima normativa di riferimento italiana sui Locali Filtri Fumo
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D.M. 3 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 del
decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.
(GU n. 192 del 20/8/2015 – S.O. n. 51)
Regola Tecnica Orizzontale (RTO), normativa di riferimento italiana sui Locali Filtri Fumo
Scarica file: DM 3 AGOSTO 2015
ATT. DI CARATTERE GENERALE: DECRETO MINISTERIALE 30 NOVEMBRE 1983, PUNTO
1.7 – CARATTERISTICHE DEI FILTRI A PROVA DI FUMO: CHIARIMENTI.
Per opportuna conoscenza si allega copia del quesito riportato in oggetto formulato dalla Provincia Autonoma di Bolzano con nota prot. n. 4188 del 30/05/01, il parere dell’Ispettorato Interregionale VVF per le Regioni Veneto e TAA n. 6207 del 09/07/01 e la relativa risposta del Ministero dell’Interno prot. n. P904/4122 sott. 55 del 30/08/01.
Scarica file: n. 14 odg 357 att. gen. DM 30.11.83 p.to 1.7 Caratteristiche
ATTIVITÀ VARIE – RACCOLTA DI QUESITI E CHIARIMENTI
Quesiti di prevenzione incendi relativi a stabilimenti ed impianti vari, attività industriali, artigianali e simili, officine, laboratori, termini e definizioni, caratteristiche costruttive, distanza di sicurezza, affollamento, esodo, ecc.
Scarica file: Quesiti Attività varie
TERMINI, DEFINIZIONI E SIMBOLI GRAFICI
Testo del D.M. 30 novembre 1983 coordinato con le modifiche introdotte dal DM 9 marzo 2007 (in rosso scuro) relativo alle prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni, integrato con ulteriori definizioni (in blu corsivo) presenti nello stesso decreto, o che sono state introdotte successivamente in varie regole tecniche (come, ad es. “spazio calmo”, “corridoio cieco”, ecc.).
Non vengono riportate quelle definizioni che, pur presenti nelle varie regole tecniche di preven-zione incendi, sono specifiche per l’attività considerata (es. “box”, “rampa”… per le autorimes-se, “sala”, “scena”… per i locali di pubblico spettacolo, “area di servizio annessa”, “area riser-vata”… per gli impianti sportivi, “mall”, “attività di vendita monopiano”… per le attività com-merciali, ecc.).
Nelle note a piè di pagina in corsivo rosso sono riportati vari chiarimenti e commenti.
Rif. Locali Filtri Fumo: Pag. 3,4 P. 1.7 / Pag. 6 P. 3.4 – 3.9
Scarica file: Termini e definizioni.v4.4
Quesiti di prevenzione incendi
Raccolta dei principali quesiti di prevenzione incendi
Avvertenze: I pareri ministeriali di risposta a singoli quesiti sono di norma riferiti a casi specifici. Nella raccolta che segue sono stati selezionati vari quesiti ritenuti di interesse generale che possono costituire utile riferimento nell’esame di casi analoghi. Le informazioni contenute non impegnano in alcun modo l’Amministrazione.
I pareri espressi ed i riferimenti devono essere letti in relazione al periodo in cui sono stati emessi, tenendo conto dei vari aggiornamenti succeduti nel tempo (in particolare le innovazioni previste dal nuovo regolamento di prevenzione incendi di cui al D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151).
Rif. Locali Filtri Fumo:
Pag. 3 Att. 68
Pag. 40 Nota prot. n. P289/4101
Pag. 41 Nota prot. n. P904/4122
Pag. 44 Ques. 10 e Nota prot. n. P478/4155
Pag. 46 Nota prot. n. P 401/4101
Pag. 98 Nota prot. n. P367/4188
Pag. 111,112 Nota prot. n. P1644/4122
Pag. 114 Nota prot. n. P292/4139
Pag. 123
Pag. 130,131 Nota prot. n. P2178/4109
Pag. 149 Nota DCPREV prot. n. 6831
Pag. 167 Nota prot. n. P1644/4122
Pag. 179 Ospedali
Pag. 183 Nota DCPREV prot. n. 3029
Pag. 185 Nota prot. P485/4135
Pag. 188 Nota prot. n. P29/4122
Pag. 228 Nota prot. n. P401/4101
Pag. 243 Nota prot. n. P55/4108
Pag. 246 Nota prot. n. P267/4108
Pag. 259 Nota DCPREV prot. n. 12581
Scarica file: AF-A2Le3-Quesiti-di-prevenzione-incendi.v5.1
Richiesta chiarimento rivolta al Ministero dell’Interno (Tratto da tutto.it)
OGGETTO: Residenze sanitarie assistenziali.
Vano ascensore/montalettighe antincendio.
Rif. Locali Filtri Fumo:
Scarica file: CHIARIM_05_03_2013_n_3029
LETTERA-CIRCOLARE
OGGETTO: D.M. 15 settembre 2005 – Chiarimenti in merito alle caratteristiche del vano corsa a prova di fumo, del vano corsa per ascensore antincendio e del vano corsa per ascensore di soccorso.
Rif. Locali Filtri Fumo:
Scarica file: lettcirc_P157_del_05-02-2008_-_vano_corsa_ascensori
Scarica file: x 654 quesito
Quesito
“le aperture di ventilazione installate in filtri a prova di fumo di una struttura ospedaliera sono assimilabili a sistemi di evacuazione fumo e calore?”
Premessa:
I decreti che permettono di rispondere al presente quesito sono i seguenti:
D.M.18 settembre 2002 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.
D.M.30 novembre 1983 – Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi
Parere
NON SONO ESATTAMENTE IDENTICI AGLI ENFC
La definizione del filtro a prova di fumo è data al punto 1.7. del D.M. 30 novembre 1983, in tale
definizione sono descritte varie soluzioni che permettono di mantenere questi spazi, isolati dai locali in cui si sviluppa l’incendio, liberi dal fumo che potrebbe entrare soltanto nel momento in cui vengono aperte le porte per consentire il transito delle persone.
Una di queste soluzioni è la presenza di un aerazione “direttamente verso l’esterno con aperture libere di superficie non inferiore a 1 m2 con esclusione di condotti.”
Il D.M.18 settembre 2002, nell’allegato comma 4.9 punto 6 recita:
”6. Nei filtri a prova di fumo aerati direttamente dall’esterno, qualora specifiche esigenze funzionali dovessero richiedere l’installazione di elementi di chiusura delle aperture di aerazione, e’ consentito installare infissi purché apribili automaticamente a seguito dell’attivazione del dispositivo elettromagnetico di chiusura delle porte resistenti al fuoco del filtro stesso. In ogni caso, tali infissi devono essere dotati anche di dispositivo di apertura a comando manuale, posto in posizione segnalata, e non devono ridurre la sezione netta di aerazione quando sono in posizione di apertura.”
Si può supporre che la richiesta di dispositivi di apertura automatica in oggetto sia per filtri a prova di fumo rispondenti alle precedenti definizioni e condizioni.
Effettivamente in questo caso è difficile assimilare queste chiusure con meccanismi di apertura automatica ad EFC in quanto dalla definizione del filtro a prova di fumo e dalla sua funzione si può dedurre che sia la quantità che la qualità del fumo che deve essere eventualmente espulso all’esterno non corrispondono a quelle di un impianto di evacuazione fumo e calore ubicato direttamente nel locale soggetto ad incendio.
Tuttavia, pur trattandosi di dispositivi che non sono soggetti a nessuna qualifica o marcatura secondo una specifica tecnica, i meccanismi devo avere la stessa affidabilità degli EFC in caso di incendio per garantire la loro apertura .
Tale affidabilità potrebbero essere verificata secondo il punto 7.1 della UNI EN 12101-2:2004.
Raccolta dei principali quesiti di prevenzione incendi
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